Alternative Dispute Resolution (ADR) nelle controversie assicurative, intervista a Massimiliano Ferrari

Il provvedimento che introduce in Italia una nuova disciplina sulle procedure di Alternative Dispute Resolution (ADR) è il d. lgs, n. 130/2015, con cui è stata recepita la direttiva ADR per i consumatori 2013/11/UE.

In ambito assicurativo, in risposta alla Direttiva UE 2016/97, nata con l’obiettivo di rafforzare i diritti dei consumatori dell’Unione Europea e di dotarli di migliori garanzie nei confronti delle assicurazioni, con il d.lgs. n. 21/2018, nasce l’Arbitro Assicurativo (AAS), che vuole essere uno strumento più agevole rispetto ad altre modalità stragiudiziali ad esso alternative, quali la mediazione e la negoziazione assistita.

Ricordiamo che la mediazione (D.lgs. n. 28/2010) è condizione di procedibilità per l’azione giudiziale per le controversie sui contratti assicurativi e sul risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e sanitaria, mentre la negoziazione assistita (L.162/2014) lo è per le controversie sul risarcimento del danno da circolazione di veicoli e natanti.

Cosa succede quando mediazione civile e commerciale e negoziazione assistita in tema di circolazione stradale tendono a cumularsi lo ha stabilito il Tribunale di Roma con l’ordinanza del 12 aprile 2021.

Di mediazione civile e commerciale e alternative dispute resolution, anche in ambito assicurativo, ne abbiamo parlato con Massimiliamo Ferrari, commercialista, mediatore commerciale e consulente in ADR.

Chi è e cosa fa Massimiliano Ferrari?

Massimiliano Ferrari nasce a Lecco il 12 ottobre 1970. Vive da sempre nella città d’origine, dove frequenta gli studi tecnici ad indirizzo commerciale, per poi laurearsi con il massimo dei voti presso l’Università “Luigi Bocconi” di Milano, con una tesi sull’utilità di un testo unico per le imprese no-profit.

Specializzatosi nella libera professione, si mette ben presto alla prova nella gestione societaria, nella consulenza fiscale, tributaria e societaria e nella revisione dei conti; si specializza infine nelle aree del contenzioso e della formazione.

È formatore presso diverse associazioni di categoria del territorio, società interinali e organismi di formazione accreditati di livello nazionale, aziende private, a cui propone corsi, eventi e convegni su contabilità e bilancio, approfondimenti normativi, controllo di gestione e fiscalità in genere.

Dal 2012 è mediatore civile presso tre CCIAA Lecco, Como e Sondrio. Autore di libri sulla mediazione ed esperto di mediazione in azienda in ambito di conflitto tra soci e passaggio generazionale, nonché sulla mediazione tributaria. È anche formatore teorico pratico abilitato e formatore per le scuole nella mediazione tra pari. 

In piena pandemia ha fondato la community Medianos e ha co-ideato il primo gioco in scatola sulla gestione del conflitto: Medianos – The Board Game, che può essere utilizzato come strumento di team building aziendale e come strumento per educare alla gestione del conflitto nelle scuole.

“Chiunque affronti una lite facendo appello all’autorità non sta usando la sua intelligenza ma la sua memoria.” [Leonardo Da Vinci]

Cosa è la mediazione commerciale?

La mediazione civile e commerciale è stata istituita con il D.lgs. n. 28/2010. L’utilizzo di questo istituto – ancora poco diffuso – richiede il superamento di alcune barriere culturali, in particolare nella “conflittualità d’impresa”.

Chi meglio di un imprenditore può dare valore al principio fondante della mediazione civile e commerciale, ossia che la decisione non è di un terzo soggetto giudice, arbitro o professionista, ma sono le parti a proporre soluzioni e a trovare un accordo, agevolate dal mediatore, che è una figura imparziale ed equidistante dalle parti coinvolte?

La mediazione è utile e consigliabile anche per problematiche di entità significativa.

Alla luce delle ultime novità normative in merito di risoluzione delle controversie, molti professionisti formati alla ADR offrono ai propri clienti una attività di consulenza, che non vuole in alcun modo sostituire l’attività di rappresentanza, che è e resta in carico ai difensori abilitati nelle specifiche controversie.

In altre parole, offrono, a chi fosse interessato, la possibilità di approfondire e poi di utilizzare lo strumento della mediazione civile e commerciale negli ambiti previsti dalla norma e con le regole specifiche da poco introdotte, invitando i propri clienti a rivolgersi poi agli Organismi di Mediazione presenti sul territorio, da cui è possibile giungere a mediatori qualificati e con pluriennale esperienza nel campo della Mediazione e dell’Arbitrato.

I principi fondamentali dell’istituto della mediazione sono:

  • non sempre il giudice o arbitro trova per le parti la miglior soluzione di una vertenza
  • la rapidità e i costi contenuti sono elementi essenziali per avere giustizia
  • si possono trovare vie alternative con maggiore soddisfazione per tutte le parti
  • il mantenimento futuro di buone relazioni sociali non va sottovalutato.

In che modo lo strumento della mediazione può essere utile agli assicuratori?

L’obiettivo è quello di condurre il cliente a rinvenire il “meglio” e non il “giusto” da una controversia, qualunque sia l’interlocutore (privato, azienda, fisco, ecc.), così da consentire a tutte le parti coinvolte di trovare una soluzione ottimale in breve tempo, nel rispetto delle regole (non più “io contro di te”, bensì “insieme contro il problema”). Il conflitto, nelle società dinamiche, è inevitabile.

Non è necessariamente negativo, rappresenta un mero evento da gestire.

A tal proposito la strategia si basa sulla “negoziazione” della lite, attraverso metodi che favoriscano l’efficacia della discussione tra le parti coinvolte e la comprensione del “punto di vista” dell’altro.

L’obiettivo è ampliare la comunicazione tra le parti, nell’ambito di un setting che favorisca riservatezza, scambio di informazioni e partecipazione informale di soggetti che possano contribuire a fornire informazioni, fattuali o tecniche, finalizzate a delineare possibili soluzioni al problema.

Il professionista supporta il cliente anche nell’allenare il processo di autodeterminazione, facendo dunque in modo che egli partecipi direttamente alle scelte che lo riguardano, pronto a sorreggerlo, consigliarlo o difenderlo, qualora rischi di assumere decisioni inadeguate.

Il confronto leale, etico, informale e valoriale delle parti, guidate dai professionisti, anche mediante lo scambio costante di intuizioni, talenti, competenze maturate nei singoli ambiti di formazione e casi pratici, consentirà alle parti stesse di far emergere i veri bisogni che albergano in esse e, di conseguenza, le reali ragioni del conflitto, al di là delle posizioni inizialmente espresse, così da poter rinvenire soluzioni su misura, anche allargando la trattativa a questioni diverse rispetto a quelle per cui è sorta la lite.

Come possono integrarsi e collaborare più figure professionali nella gestione del contenzioso assicurativo con il modello alternative dispute resolution (ADR)?

Credo sia importante, a questo punto, che ci siano figure professionali che abbiano competenze trasversali, ovvero consulenti che abbiano, oltre alle competenze tecniche, anche competenze in ambito di gestione dei conflitti.

Non a caso, abbiamo creato una rete di consulenti in ADR in cui professionisti con diverse competenze possano trovarsi a lavorare insieme e collaborare, in quanto insieme, oltre alle specifiche competenze, possono dare al cliente committente un servizio in grado di integrare competenze complementari, che possono essere condivise e messe a disposizione attraverso il metodo modello della alternative dispute resolution (ADR).


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Informazioni su Luisa Rosini

Ideatrice e responsabile di Parliamo di Assicurazioni, insieme ad altri professionisti, promuovo un modo di essere assicuratore che si riappropria del proprio ruolo sociale e mette al centro il cliente e il suo bisogno di sicurezza. Le mie competenze in counseling, applicate alla consulenza assicurativa, mi permettono di aiutare gli assicuratori a rendere i clienti maggiormente consapevoli dei rischi a cui sono esposti e delle conseguenze economiche che ne potrebbero derivare. Con le mie competenze in content e inbound marketing, li aiuto a promuoversi online creando cultura assicurativa, così da diventare un valido punto di riferimento per le persone che incontrano in rete e strutturare un sistema di acquisizione di nuovi clienti maggiormente consapevoli dei propri rischi e dell'utilità delle assicurazioni come strumenti di pianificazione finanziaria.
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