Siamo nel 2061, l’insurtech è una realtà ed è il perno attorno a cui ruota La Rivoluzione Assicurata, il libro in cui Roberto Patanè ci espone la sua idea su come potrebbero evolversi le assicurazioni.
Roberto Patanè, ancor prima che uno scrittore, è un intermediario che si interroga su come intelligenza artificiale e nuove tecnologie potrebbero essere messe sempre più al servizio della società.
Il futuro che immagina, Roberto ce lo racconta facendoci immergere nella quotidianità di un assicuratore che vive nel 2061 e utilizza, lui per primo, le nuove soluzioni, anche di tipo assicurativo, che meglio rispondono a quello che nell’uomo è l’eterno bisogno di sicurezza.
Nel suo libro Roberto evidenzia anche un altro aspetto della sua idea di rivoluzione assicurata su cui è bene riflettere: quanto il dover essere costantemente connessi per garantirsi maggior sicurezza, spesso proposto anche da alcuni film di fantascienza, possa finire per contrapporsi con un altro eterno bisogno dell’essere umano: il bisogno di libertà.
Partendo da “La rivoluzione assicurata”, insieme a Roberto Patanè abbiamo parlato di come potrebbe evolversi l’intermediazione assicurativa e dell’importanza della diffusione di cultura assicurativa.
Roberto, perché un titolo così deciso? Rivoluzione è un termine forte.
È vero! Con un termine hai colto lo spirito del libro. L’evoluzione tecnologica spinge l’uomo ad adattarsi sempre più velocemente alle nuove situazioni in cui è proiettato.
La grande differenza con i tempi passati è che la velocità del cambiamento delle situazioni è aumentata: prima i cicli dell’evoluzione tecnologica erano di 20 anni, ieri erano di 10, oggi di 5 e domani saranno di 2. Chi ne farà le spese sarà l’uomo stesso, in quanto solo a fatica riuscirà a cambiare il suo comportamento così velocemente. Basta osservare quanto è diverso il comportamento dei “millennials” rispetto al nostro.
Tornando nel comparto assicurativo oggi, sono in pochi ad essere consapevoli di questa rivoluzione e della sua velocità, sia compagnie che intermediari.
Eppure nel comparto non si sente parlare altro che di Big Data ed IA. Molti sono gli investimenti si stanno facendo in questa direzione
È proprio questo il punto; si stanno utilizzando le nuove tecnologie per l’aggregazione di dati e l’automazione di procedure mentre con questo si sta perdendo il contatto con l’ESSERE UMANO, che vive principalmente di emozioni.
L’utilizzo massivo della tecnologia odierna ci porterà verso 3 direzioni:
la prima, purtroppo, porterà ad una ottimizzazione dei costi all’interno dei brand assicurativi, il che vorrà significare una diminuzione del personale che opera nel settore, come del resto è già successo in altri comparti (ad esempio Blackberry – Blockbusters etc).
La seconda è che verranno ideati e creati prodotti rivolti a tutta la clientela sempre più tecnicamente precisi, prevedibili e quindi più facilmente acquistabili e più economici.
Le compagnie dovranno strutturarsi per creare, in tutti i rami, prodotti che, supportati da sensori e dati sempre più precisi, individueranno i rischi in maniera sempre più precisa, con il risultato che il costo delle coperture dovrà necessariamente scendere.
Un esempio di come potrebbero evolversi le coperture assicurative? Il protagonista del libro decide se attivare o meno la polizza furto per la propria moto, dopo averla parcheggiata, attraverso una app installata nel cellulare. Ossia gli è possibile scegliere se, quando e per quanto tempo acquistare una polizza o includere una singola garanzia.
La terza è che la tecnologia che oggi abbiamo a disposizione, rivolgendomi agli intermediari, ha dei costi irrisori e con la stessa possiamo raggiungere moltissime persone. Basta utilizzare il linguaggio ed il canale giusto, cose non banali ma possibili. Personalmente utilizzo YouTube per fare cultura assicurativa in forma gratuita con un linguaggio semplice, cercando di farli riflettere sul perché delle cose. Come diceva Seneca: io non voglio insegnare niente a nessuno; voglio solo farli riflettere.
Quindi, secondo te, cosa succederà nel futuro?
La risposta a questa domanda è in fondo al libro. Il processo è già iniziato e, parlando degli intermediari, chi vorrà rimanere in questo settore dovrà strutturarsi.
Anche la mancanza di cultura assicurativa da parte del grande pubblico, provocata anche da una mancata considerazione del comparto politico, è uno dei temi importanti su cui riflettere.
Nel libro immagino una vita migliore per tutti: cittadini, Stato e assicurazioni, con la stessa mission per una vita migliore… se assicurata.
Ti ringrazio per questa tua visione molto decisa sul futuro e anche per tutti gli spunti di riflessione che ci hai fornito. Il libro è acquistabile solamente in rete?
Al momento sì. È in corso anche una prima stampa per cui chi lo vorrà acquistare in formato cartaceo. Basta farne richiesta, anche attraverso i social. Un caro saluto a tutti e grazie per avermi dato l’opportunità di esporre la mia visione sul futuro delle assicurazioni, parlando di La rivoluzione assicurata.